Pubblicato il 06-04-2016
Categoria: Notiziari Entrate Notiziari M.E.F. Notiziari Dogane Monopoli
Numero: 23
Ora il Governo emani subito l’Atto di indirizzo
e incrementi adeguatamente le risorse
per rinnovare i contratti
Dopo una lunga non stop, durata 17 ore, nelle prime ore di oggi è stato sottoscritto all’Aran l’accordo che in applicazione di quanto previsto dal D. Lgs 165/2001 individua i nuovi comparti di contrattazione (Funzioni centrali – Funzioni locali – Istruzione e ricerca –Sanità). Viene confermato altresì, in ossequio alla citata norma, il comparto della Presidenza del Consiglio dei Ministri.
Dall’ accordo esce rafforzata la presenza della FLP nei nuovi comparti di contrattazione. Manteniamo infatti la nostra storica rappresentatività nel comparto della Presidenza del Consiglio dei Ministri ed estendiamo la nostra presenza a tutti i settori del nuovo comparto delle Funzioni centrali ( non solo Ministeri ed Agenzie fiscali, dove già oggi siamo presenti in modo altamente significativo, ma anche alle altre Agenzie di cui al D. Lgs . 300/99, a tutti gli Enti pubblici del Parastato ( tra cui INPS e INAIL) e ad altri Enti di rilevanza strategica come ad esempio l’Enac, o l’Aci. Siamo riusciti inoltre a garantire, all’interno della nuova struttura contrattuale, la specificità e la peculiarità di alcune funzioni non riconducibili necessariamente ad unitarietà, mediante l’istituzione di specifiche sezioni contrattuali.
Valutiamo, quindi, positivamente l’accordo raggiunto dopo una lunga trattativa che premia il nostro impegno, in uno scenario oggettivamente complesso, figlio della stagione di attacco al lavoro pubblico e all’autonomia contrattuale voluta dall’allora Ministro Brunetta.
Dopo la storica sentenza della Consulta, innescata come è noto dal ricorso FLP, che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale del blocco dei contratti, la definizione dei comparti costringe ora il Governo ad emanare l’Atto di indirizzo per l’avvio della stagione dei rinnovi.
Spetta ora al Governo trovare i finanziamenti per un vero contratto, integrando in modo significativo le somme irrisorie provocatoriamente inserite nella legge di stabilità 2016.