Pubblicato il 26-05-2017
Categoria: News
Numero: 32
Si è svolto al MEF il 22 maggio un seminario informativo sullo “Smart Working” tradotto letteralmente: Lavoro Agile aperto alle OO.SS. ed al CUG.
L’occasione che l’Amministrazione economico finanziaria ha colto al volo in adozione della direttiva Madia e già sperimentale alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, coinvolgerà 200 unità di lavoratori del MEF delle sedi centrali. Una PA digitale per lavoratori digitali o nativi digitali, nell’intento di adeguare la tecnologia alle necessità dei lavoratori che possono svolgere l’attività da qualsiasi postazione di lavoro, in completa autonomia e responsabilità e senza “penalizzazioni della professionalità o nell’avanzamento di carriera”.
Un modello adottato da aziende strutturate o meglio organizzate, dove per i lavoratori il principio della condivisione del “Valore” è fondamentale soprattutto quando investe processi produttivi di riconversione aziendale o organizzativa per far fronte a costi di gestione dell’organizzazione.
Le aziende vogliono far star bene il lavoratore perché rappresenta una risorsa da non sprecare ma da incentivare. Quindi? Più benessere, più produzione più guadagno per l’azienda.
Quindi? Riduzione dei costi sulle risorse umane che lavorano in un clima organizzativo “pienamente” e soprattutto “responsabilmente condiviso” con maggior beneficio per tutti.
Il management pubblico, ancora è lungi dall’adottare un modello sperimentato dal “Management privato” rispetto alla nuova figura del come “Management pubblico”.
Per noi questa adottata in via sperimentale è una misura restrittiva, pur condividendone l’intento dell’Amministrazione di facilitare e coniugare stili di vita all’attività lavorativa. Purtroppo la percentuale dei lavoratori che possono chiederla è inferiore al 10% (Legge 7 agosto 2015 n. 124, Art.14) proprio perché questa “fase sperimentale” escluderebbe altri lavoratori dislocati in altri Uffici, ponendo di fatto un distinguo tra chi può o non può chiederlo. Perché, trattandosi dell’obiettivo di digitalizzazione del lavoro pubblico, non si è partiti con il progetto pilota che possa coinvolgere ad esempio anche i lavoratori degli uffici periferici RTS sul territorio nazionale, che più risentono degli effetti causati dal D.M. del 17/07/2014 ?
In base a quale criterio è stata effettata la scelta di considerare solo gli Uffici central ?
Noi crediamo in questo strumento come banco di prova del reale cambiamento verso un’Amministrazione Digitale; ma l’impatto riorganizzativo da sperimentare purtroppo è lungi dalle esigenze del personale e a nostro parere deve tener conto ora delle reali necessità di tutti gli uffici, improntato sulla ponderazione dei costi/benefici del tutto trasparente.
Maria Vincenza Guarini
Componente Segreteria territoriale di Roma FLP Ecofin Agenzie fiscali